Dati tecnici
N° Inventario | STU0005 |
Oggetto | Medaglione |
Autore | Bottega piemontese |
Materia e Tecnica | Legno intagliato, legno scolpito, legno dipinto, ferro / forgiatura |
Misure | A 165cm - La 200cm - P 0cm - Lu 0cm - D 0cm |
Provenienza | Palazzina di Caccia Stupinigi (depositi, 1980), Laboratorio Nicola Restauri (1994-2011) |
Mostre | Parma, 1979, Londra 2015 |
Notizie Storico Critiche
Il medaglione raffigura il ritratto del duca Amedeo I (1016-1049), figlio di Umberto I Biancamano. Il modello iconografico deriva dalla Augustae Regiaeque Sabaudiae Domus Arbor Gentilitia, scritta da Francesco Ferrero Maria di Lavriano nel 1703 e incisa da Georges Tasniére e Pierre Giffart su disegno del pittore di Annecy François Josserme detto L'Ange, attivo a Torino tra il 1700 e il 1706. Il modello iconografico rimase il riferimento per tutto il Settecento e ancora della "Storia metallica" di Lorenzo Lavy (1757-1773), fino alle revisioni ottocentesche disegnate da Francesco Gonin intorno al 1830. Il medaglione è parte di una serie di dodici, probabilmente realizzati probabilmente come apparato effimero per la decorazione di una galleria o nell'ambito di una celebrazione svoltasi nella Palazzina. Erano gessati e finiti con materiale che doveva simulare il metallo, forse bronzina, oggi rintracciata solo in tracce nel corso del restauro del 2012. Un restauro precedente aveva rimosso per abrasione lo strato color bronzeo. La serie era stata reperita nei depositi sotterranei della Palazzina nel 1980 e nel 1994 trasferiti ad Aramengo (AT), nei Laboratorio Nicola Restauri, fino al 2011, quando, grazie ad un finanziamento della Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino, sono stati allestiti e sono entrati a far parte dell'ordinamento del museo nel riallestimento del 2011. (Stefania De Blasi)Bibliografia
E. Ballaira, A. Griseri, Genealogie figurate. Il restauro e la salvaguardia. Iconografia sabauda a Stupinigi, Savigliano 2011.